Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne
Da tempi antichi, quando la violenza contro le donne veniva giustificata dall'oscurità della superstizione e dall'accusa di stregoneria, fino a oggi, il corpo e la voce delle donne continuano a essere oggetto di lotta. La storia ci insegna che non c'è giustificazione per la violenza, solo una costante battaglia per la libertà e il rispetto.
La violenza contro le donne ha avuto spesso un ruolo oscuro anche nel mondo della musica lirica, dove personaggi femminili legati alla magia e al soprannaturale sono stati vittime di crudeltà e ingiustizie. Dalla stregoneria di Macbeth alla tragica fine di Azucena ne Il Trovatore, passando per le manipolazioni di Ulrica in Un ballo in maschera di Verdi, la lirica ha raccontato storie in cui il potere, il destino e l'abuso si intrecciano. In questi drammi, il corpo della donna è talvolta simbolo di lotta, altre volte strumento di una violenza che va oltre la semplice materia. La musica diventa eco di una denuncia che risuona attraverso il tempo, ricordandoci che la violenza non può mai essere una storia senza fine.
Faremo questo viaggio attraverso la voce di Tania Pacilio, le note di Cristina Laganà e i testi originali scritti e narrati da Ilaria Castellazzi, che ci porteranno in una dimensione tra soprannaturale e musica.
Sabato 30 novembre ore 21:00 al Teatro Comunale Tullio Pinelli.
Biglietti su www.teatropinelli.it o questo giovedì presso la Biblioteca Civica di Cuorgnè dalle 15:00 alle 18:00.
CUORGNE' - Zitti, l'incanto non dessi turbare
Da tempi antichi, quando la violenza contro le donne veniva giustificata dall'oscurità della superstizione e dall'accusa di stregoneria, fino a oggi, il corpo e la voce delle donne continuano a essere oggetto di lotta